Notizie Aggiornamenti e Novità
23/06/2021
Il 15 giugno 2021 si è svolta l’assemblea annuale AIO, Associazione Italiana Outbound.
Il Presidente, Antonio Persici, ha raccontato le attività svolte, focalizzandosi poi sugli impegni già fissati in agenda, finalizzati alla promozione e alla crescita dell'associazione.
Continua...
22/04/2020
Come ormai è sempre più evidente e preoccupante, alla crisi sanitaria si affianca anche la crisi economica e finanziaria.
In un articolo del 18 aprile sul sito di Bankitalia, a firma di Giorgio Gobbi, Francesco Palazzo e Anatoli Segura, si analizza lo scenario attuale e si prospettano tre soluzioni, a breve, medio e medio-lungo periodo.
Diversi governi hanno tempestivamente adottato misure indispensabili di garanzia pubblica sul credito fornito dalle banche per far fronte, nel breve periodo, alla emergenza economica causata dal COVID-19, al fine di evitare che la carenza di liquidità si trasformi presto in insolvenza.
Alcuni interventi intrapresi spostano le perdite dal settore privato al bilancio dello Stato: trasferimenti diretti verso famiglie e imprese,
estensione della platea di beneficiari della cassa integrazione, innalzamento dei sussidi di
disoccupazione.
Altre misure, come il rilascio di garanzie pubbliche sui prestiti e le moratorie fiscali e creditizie, mirano invece ad agevolare la
concessione di liquidità a condizioni favorevoli da parte del sistema finanziario.
Questo per prevenire una interruzione del credito e del circuito dei pagamenti e l’accumulo di crediti deteriorati nel bilancio delle banche.
Ma i tre economisti mettono in guardia sui rischi che questo comporta, nel medio-lungo periodo.
Infatti, le banche che ora sono incentivate a concedere il credito perché tutelate dalle garanzie pubbliche, difficilmente potrebbero rinnovarlo nel momento in cui quelle stesse garanzie venissero a cessare, con grave rischio per le imprese più vulnerabili che avranno quindi meno capacità di intraprendere gli
investimenti necessari ad accelerare la ripresa economica.
Nella fase di uscita dall’emergenza saranno necessarie, dunque, politiche che favoriscano la riduzione del peso del debito.
Tre le proposte dell'articolo di Bankitalia:
1. Nel breve termine: trasferimenti diretti a fondo perduto alle imprese da parte del governo per compensare la perdita di fatturato e coprire le spese operative, che eviterebbero o ridurrebbero fortemente la necessità delle aziende di indebitarsi verso il
sistema finanziario.
2. Nel medio termine: creazione di un veicolo speciale con capitale pubblico, finanziato con risorse patrimoniali pubbliche e con debito a lungo termine da collocare sul mercato, per la ristrutturazione di debiti delle imprese medio-grandi.
3. Nel medio-lungo termine: introduzione di incentivi fiscali per la ricapitalizzazione delle imprese.
Questa misura ha un orizzonte temporale di attuazione più lungo rispetto alle precedenti opzioni e
presenta dei limiti qualora gli attuali azionisti abbiano poche risorse disponibili.
L'imperativo è dunque quello di intraprendere ulteriori misure per far tornare, in tempi brevi, le imprese ai livelli di indebitamento prossimi a quelli precedenti alla crisi da Covid-19.
Ben sapendo che una parte delle perdite subite dalle aziende non sarà recuperabile.
Leonilde Gambetti
08/04/2020
Il Fondo Nazionale per l'Innovazione è stato ideato in seno al Ministero dello Sviluppo Economico per agire con lo strumento del venture capital a supporto di imprese, start up innovative e strategiche in Italia, https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/fondo-nazionale-innovazione.
Il dicastero - guidato da Stefano Pattuanelli - ha stabilito il Fondo nella legge di bilancio 2019.
L'innovazione tecnologica è fondamentale per il rilancio e lo sviluppo del Paese. Di più: puntare sull'innovazione tecnologica significa credere in un mondo non inquinato.
Il Fondo è gestito da Cassa Depositi e Prestiti, che ha acquisito il 70% di Invitalia Ventures SGR (società di gestione del risparmio). Il Fondo ha una disponibilità - di partenza - di 1 miliardo di euro ed agisce tramite il sistema di venture capital, ovvero investendo direttamente in start up, piccole e medie imprese e investendo indirettamente tramite altri fondi.
Di seguito i principali obiettivi del Fondo Nazionale:
1. Ampliare il numero degli operatori di venture capital e realizzare investimenti per 5 miliardi di euro in cinque anni. Offrire agli investitori un programma solido e sicuro;
2. Promuovere il raccordo tra ricerca e impresa, così pure tra università e mercato;
3. La creazione del network necessario alle start up e alle piccole e medie imprese al fine di fermare le aziende grandi per iniziare percorsi di open innovation;
4. Coinvolgere nuovi soggetti in grado di creare piccoli fondi di investimento;
5. Favorire e sostenere l'impresa femminile.
Il Fondo investirà nei seguenti settori: Agritech, foodtech, design/Madre in Italy, healtcare, mobilità, ecoindustry, intelligenza artificiale e blockchain.
In particolare il Fondo tenterà di rilanciare il manifatturiero (in Europa l'Italia si trova al secondo posto, dopo la Germania).
Il Consiglio di amministrazione - diretto da Enrico Resmini - adotterà i criteri di funzionamento che verranno stabiliti dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Marica Corvi
Fonti:
Cristina Crupi, Fondo Nazionale di Innovazione, 'Millionaire' n.3 Marzo 2020, p.132
01/04/2020
Lunedì 16 Marzo, tramite videoconferenza, si sono confrontati i ministri delle Finanze dell'Euro Gruppo in merito all'emergenza Coronavirus e al quadro economico attuale (e prossimo).
I ministri hanno stabilito di dare la priorità all'emergenza. Per quanto concerne la riforma del Meccanismo europeo di stabilità (MES), il fondo Salva Stati , verrà presa in esame una volta che la situazione della crisi connessa all'epidemia di si sarà attenuata.
La riforma del MES dovrebbe contenere la correzione delle clausole che consentono ad un Paese di accedere all'assistenza finanziaria.
Paolo Gentiloni, Commissario europeo all'Economia, ha dichiarato: 'Il Meccanismo europeo si stabilità è uno strumento straordinario per affrontare questa crisi che affligge tutti i paesi europei '.
Il gruppo di Mediobanca Securities, la società londinese di Mediobanca (
https://www.mediobancasecurities.com/landing_page/?r=dashboard ) diretto da Andrea Filtri è intervenuto riguardo all'incontro dell'euro gruppo.
Secondo Mediobanca Securities l'assenza di una presa di posizione coordinata - programma fiscale a livello europeo - è un brutto segnale per gli investitori.
Per gli analisti di Mediobanca Securities vi sarà una spesa pubblica che accentuerà i rapporti tra debito e PIL.
Mediobanca Securities teme che si possa determinare un'altra crisi dei debiti sovrani nel continente europeo.
La crisi colpisce le donne e gli uomini europei nei loro portafogli e pone in pericolo le loro vite.
Mediobanca Securities auspica che nel breve periodo si realizzino evidenti segnali di solidarietà e di risk sharing (la suddivisione del rischio tra un gruppo di operatori, con l' obiettivo di garantirli contro l'effetto di uno shock negativo) nell'euro zona attendendo, dopo l'emergenza Coronavirus, un corso che conduce a una crisi dei debiti sovrani.
Mediobanca fu costituita nell'immediato dopoguerra dalla Banca Commerciale Italiana (ora Banca Intesa Sanpaolo) per 'soddisfare le esigenze a breve scadenza delle imprese produttrici', http://www.archiviostoricomediobanca.it/
Marica Corvi
Fonti:
https://www.fanpage.it/economia/riforma-mes-rimandata-ue-quando-si-calmera-lepidemia-di-coronavirus-la-completeremo/ https://amp-ilsole24ore-com.cdn.ampproject.org/c/amp.ilsole24ore.com/pagina/ADEtI1D
16/03/2020
La Commissione europea potrà richiedere informazioni dettagliate ai Paesi aderenti e alle Autorità di controllo.
Il 19 Dicembre 2019 i rappresentanti degli Stati membri presso il Consiglio dell'Unione europea hanno redatto un documento inerente al Gdpr e ai relativi problemi attuativi. L'articolo 7 del Gdpr richiede alla Commissione europea di redigere una relazione sulla valutazione e riconsiderazione del Regolamento,
https://www.privacy-regulation.eu/en/article-97-commission-reports-GDPR.htmMal comune mezzo gaudio?
Seppur con alcune diversità, le criticità indicate per imprese e associazioni no profit sono paragonabili nella gran parte delle nazioni aderenti alla Unione europea.
Su cosa bisognerebbe intervenire per supportare le imprese e le realtà del no profit ?
Trasferimento di dati extra Unione Europea.
Nomina rappresentante organizzazioni Unione europea.
Leggi nazionali e frammentazione causata da numerosi provvedimenti normativi.
Codici di condotta per trattamento dati minori per quanto attiene al settore sanitario.
Modelli semplificati per i registri dei dati sensibili: il Regolamento indica che qualsiasi impresa o ente no profit, anche se minuscola, debba tenere un registro dei dati.
La gestione delle violazioni dei dati personali/dati sensibili, con la notifica all'Autorità di controllo, attualmente obbligatoria entro tre giorni, ha determinato un notevole carico di lavoro per le imprese e per le associazioni no profit.
La richiesta è di predisporre un modulo armonizzato per la notifica.
Marica Corvi
Fonti:
https://www.pmi.it/impresa/normativa/325436/gdpr-verso-modelli-semplificati-per-le-pmi.htmlhttps://www.laborproject.it/2rimo-tagliando-per-il-gdpr-
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